Il bruxismo è un’attività muscolare masticatoria che può verificarsi durante il sonno o anche da svegli. In soggetti sani non dovrebbe essere considerato come un disturbo, ma piuttosto come un comportamento che può essere dannoso.

Bruxismo: quanti ne soffrono

Studi epidemiologici hanno dimostrato che i tassi di prevalenza tra gli adulti possono variare dal:

  • 10 al 13% per quello notturno (stringere i denti mentre si dorme)
  • 22-31% per quello diurno (stringere i denti durante il giorno)

nelle popolazioni più giovani, tuttavia, il disturbo potrebbe essere più frequente.

Bruxismo: cause

È stato proposto che l’eziologia del problema possa essere multifattoriale e che vari meccanismi potrebbero svolgere un ruolo nella sua genesi, come:

  • psicosociale (ad esempio stress e ansia),
  • fattori fisiologici (ad es. genetica)
  • esogeni (ad es. consumo di alcol, uso di farmaci, fumo)

Altre problematiche associate

In alcune situazioni questo disturbo potrebbe essere impiegato come sistema di protezione. Nel reflusso gastroesofageo, il bruxismo aumenta la salivazione e protegge i denti dall’azione corrosiva del rigurgito.
Specialmente nei bambini, il bruxismo è associato a disturbi del sonno. Individui che:

  • soffrono di apnee notturne,
  • fanno fatica ad addormentarsi
  • soffrono di insonnia

hanno maggiori episodi.

Bruxismo: cure

Oggi il medico dentista si trova disarmato davanti a questo problema. Abituato a lavorare su denti e gengive, il consiglio più comune è quello di mettere un bite.
Se però guardiamo quali sono le cause, capiamo che il bite è solo un palliativo, infatti NON:

  • cura lo stress
  • è efficace contro l’ansia
  • modifica il nostro stile di vita

Strano pensare anche che possano aver pensato ad una soluzione così banale per un problema così complesso.

Cosa puoi fare?

Se è vero che il bruxismo è un “comportamento”, un’abitudine, una reazione emozionale agli avvenimenti della vita, attraverso un cambiamento delle abitudini e una migliore gestione delle emozioni ti permetterà di risolvere il problema.

Lo stringere i denti non è infatti il vero problema, lo stringere i denti è solo la manifestazione di uno stato di ansia e di agitazione che sfocia in questo modo.

La terapia cognitivo comportamentale è il trattamento di elezione in questi casi. Un approccio mirato ad individuare le cause di:

  • ansia
  • stress
  • paura
  • agitazione

per mettere chiarezza nella tua vita e vivere con più equilibrio.