Se hai problemi di disciplina, se non riesci a fare quello che ti sei preposto di fare, o non fare quello che hai detto che non avresti fatto, questo articolo è per te.

Ho intenzione di condividere con te quattro principi che ho estratto da 2 libri che sicuramente sono tra i più importanti testi stoici della storia:

  • le lettere a Lucilio di Seneca
  • meditazioni di Marco Aurelio

il prima racconta le lettere a Lucio, dette anche “epistole morali”, e compila le corrispondenze che Seneca ha inviato al suo amico Lucilio durante gli ultimi tre anni della sua vita.

Le meditazioni sono una serie di testi che scrisse l’imperatore Marco Aurelio durante gli ultimi dieci anni della sua vita come guida personale di auto-miglioramento. Una sorta di affermazione delle proprie convinzioni morali e filosofiche.

Entrambi i libri sono una maestosa espressione di grandezza i cui principi ci mostrano:

  • come prosperare in tempi difficili
  • come diventare più consapevoli e virtuosi
  • come trovare un significato nelle nostre vite

in questo articolo cercherò di riassumere i loro insegnamenti alla disciplina in quattro categorie, ma ovviamente questo è giusto il mio approccio personale. Ti incoraggio a leggerli perché per me sono due dei migliori libri mai scritti.

1. primo obbiettivo: trovare il tuo scopo

Devi avere un motivo per fare cosa hai detto che avresti fatto.

Lo scopo è quello per cui sei stato creato, proprio come le piante gli uccelli, le formiche i ragni o le api. Ognuno ha il proprio compito e ogni cosa a loro volta contribuisce al buon ordine del mondo.

Cerca anche di agire in accordo a ciò che è conforme alla tua natura.

Non c’è gioia più grande per un essere umano di fare ciò per quello che è stato creato.

Tale era la visione degli stoici. Sappiamo tutti che c’è qualcosa che sappiamo fare molto bene, qualcosa che ci rende unici. Però siamo persi e stiamo attraversando senza meta un momento cupo e doloroso.

In qualche modo intuiamo che c’è uno scopo per la nostra esistenza e quando lo troviamo finalmente troveremo pace e tutto andrà bene, tutto avrà un senso.

Per questo dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per trovare questo scopo. Lo scopo per cui siamo stati creati.

Possiamo uscire dalla passività e cercare attivamente il nostro destino.

  • Prova cose nuove verso cui ti sentirsi attratto,
  • apriti a nuove esperienze che ti sembrano significative
  • esplora nuovi punti di vista

tutto con la chiara intenzione di prendere coscienza di quella natura che è inerente a te.
Non comportarti in un modo esaltato o allo scopo di distrarti, tanto per farlo, ma avventurati ad esplorare la realtà con l’obbiettivo di trovare ciò stai cercando e che ti sta cercando

2. secondo principio di disciplina: azione

gli stoici erano uomini d’azione, ma le loro azioni erano sempre orientate verso un obiettivo chiaro e specifico.

Per avere disciplina, per prima cosa hai bisogno di avere un obiettivo.

La disciplina non può applicarsi a qualcosa di vuoto e casuale ma ha bisogno di una ragione tangibile. Quando non hai obiettivi chiari e definiti le tue azioni sono irrazionali ed inutili.

Non c’è vento a favorevole per la nave che non sa a che porto è diretta, scrive seneca.

Prima di agire alla cieca e in fretta, stabilisci un obiettivo ragionevole. Analizza accuratamente la tua situazione attuale e da lì impara a discernere con criterio quali possibilità sarai capace di  trasformare in una realtà tangibile.

Una volta che hai un chiaro definito obiettivo che sai di poter aggiungere, fai un piano giornaliero dove ogni azione quotidiana ti porta passo dopo passo alla conquista della tua meta.

La disciplina è l’abitudine della consistenza, né più né meno.

Quando sei davvero impegnato tutti i piccoli passi quotidiani formano parte del tuo impegno. Passo dopo passo, giorno dopo giorno, fai quello che hai detto che avresti fatto.

  • Se vuoi essere uno scrittore che scrivi ogni giorno
  • se vuoi essere un atleta fai sport ogni giorno
  • se vuoi fare il cuoco cucina ogni giorno

se vuoi impararne un’abilità, dedicati ad essa su base giornaliera. per raggiungere la padronanza.

Non importa se non ti senti motivato, fallo anche controvoglia, ma fallo.
Vivi una vita proattiva: ogni giorno ci può essere un progresso. Tratta tutta la tua vita come se fosse contenuta nel momento presente e focalizzati sul fatto che ogni momento sia importante.

3. il terzo principio: forza

la disciplina richiede indubbiamente un grande forza interiore. se non vogliamo svenire quando si presentano situazioni inaspettate o darci per vinti quando le cose non stanno andando del tutto bene, abbiamo bisogno di rafforzarci.

Però ci sono due grandi ostacoli che ci indeboliscono e rovinano la nostra disciplina.

  • evitare il disagio
  • cercare il piacere immediato

quando ci nascondiamo sempre dal disagio e perseguiamo la gratificazione immediatala disciplina semplicemente svanisce.

Gli stoici propongono due strategie di rafforzamento interno per superare questi due nemici.

Disciplina: Esporsi a situazioni difficili

la prima strategia per rafforzarsi è esporsi volontariamente a situazioni difficili.

Fai in modo che la vita sia regolarmente scomoda. Evitare il disagio oltre a diventare fragile porta alla mediocrità perché qualsiasi risultato significativo richiede molteplici forme di disagio:

  • sforzo fisico e mentale
  • coraggio per affrontare l’ignoto
  • amarezza della sconfitta
  • paura del fallimento
  • conflitti e sfide impreviste
  • sbarazzarsi di schemi di comportamento disonesti

se non siamo in grado di sopportare qualche disagio non ci sarà nessun risultato e nessuna crescita.

Evitare a tutti i costi ciò che troviamo fastidioso ci porta a diventare (per scelta personale) deboli che non sanno tollerare la minima difficoltà.

Come correggere tutto ciò che va storto nella nostra vita?

Senza dubbio abituarsi ad affrontare situazioni difficili e scomode ci prepara a vivere con più coraggio e disciplina.

L’ esercizio fisico è un buon esempio. è un modo per lottare ed esporsi volontariamente ad attività fisica che provoca stanchezza e quindi disagio.

Non mangiare cibo spazzatura, trascorrere una mattinata senza guardare i social network, evitare alcol e sigarette.

Quando scegli di portare avanti ogni giorno queste piccole azioni che ti preparano a tollerare il disagio, stai per diventare un persona che non si nasconde più dalla fatica.

Anche se la tua mente si lamenta perché non sopporta l’idea di fare le cose difficili e spiacevoli, potrai andare avanti con integrità perché non sei più il tipo di persona che si nasconde dalle cose difficili e spiacevoli.

Disciplina: Rinuncia della gratificazione

La seconda strategia di fortificazione è rinunciare volontariamente a tutta quella gratificazione istantanea così lontana dall’aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi a lungo termine.

Siamo tutti in qualche modo agganciati a certi piaceri transitori che sebbene ci facciano sentire bene momentaneamente, ci allontanano dal diventare chi vogliamo diventare.

Ma se siamo in grado di eliminare la voglia di donare noi stessi a quei piaceri, saremo più vicini a raggiungere il nostro obiettivo.

L’idea è molto semplice:

  • se vuoi perdere peso non mangiare quella torta. Ti farà stare bene al momento ma ti allontana dal tuo obiettivo.
  • se vuoi avere un corpo vigoroso, non rimanere sul divano ma vai ad allenarti
  • se vuoi diventare intelligente non guardare la televisione ma leggi un libro

La capacità di ritardare il piacere momentaneo a favore di una ricompensa successiva è uno dei nuclei della disciplina.

Quando decidi consapevolmente di non cadere nella tentazione di fare ciò che ti piace fare subito, vedrai che più in avanti otterrai qualcosa di meglio.

Crei una mente disciplinata la cui gioia non nasce più dalla ricerca disperata del compiacimento ma punta ad obiettivi più alti e più nobili.

4. l’ultimo principio di disciplina: riflessione

Esamina te stesso quotidianamente. ogni giorno valuta il tuo comportamento e le tue intenzioni per trovare i punti deboli e correggerli rapidamente.

Alla fine di ogni giornata chiediti:

  • “dov’è stato messa alla prova la mia disciplina oggi?”
  • “in quali situazioni ho superato le mie resistenze?”
  • “sono caduto in qualche comportamento negligente?”
  • “come posso migliorare?”

Puoi fare una serie di domande e rispondere internamente alla fine della giornata o puoi farlo con un diario personale dove scrivi i tuoi progressi.

L’idea è di creare sempre uno spazio di riflessione e autovalutazione

se ti rendi conto di aver avuto una brutta giornata, correggi ciò che puoi correggere e vai avanti, ma no usarlo come scusa per rovinare tutta la settimana, il mese o un anno.

Non cadere nel vittimismo o lamentarti di non ottenere ciò che non ti meriti per mancanza di disciplina. Quando ti vittimizzi, neutralizzi la tua crescita.

Assumiti la responsabilità.

…e molto importante: non consentire agli altri ti scoraggiarti, non lasciare che chi non ha mai ottenuto nulla di significativo ti distolga dai tuoi sforzi.

le persone che hanno vissuto la loro vita in una perpetua stagnazione di solito vivono nell’amarezza e odiano vedere qualcuno uscire dalla palude.

Ma secondo gli stoici la voce di questi malintenzionati non merita di essere ascoltata, non si meritano questo privilegio.

Nemmeno se sono persone vicine come famigliari o amici. Meglio cercare feedback da quelli hanno raggiunto ciò che vuoi ottenere. Persone brillanti che si sono guadagnate il tuo rispetto nelle loro azioni e nel loro carattere. Se non hai qualcuno del genere, emula persone sagge che ammiri.

Non importa se non li conosci o se sono persone che hanno vissuto in un tempo passato. Se hanno già conquistato quello che vuoi conquistare e lasciarono testimonianza delle loro prodezze, poni la tua attenzione lì.

Come ha detto il grande Marco Aurelio:

guarda attentamente i principi che guidarono i saggi che cose hanno evitano e cosa hanno voluto ottenere.