I tuoi occhi possono offrire uno scorcio della tua anima, ma per una visione dei tuoi organi interni, controlla invece le unghie delle mani e dei piedi.
“Le tue unghie possono dire un’enorme quantità di informazioni sulla tua salute generale”, afferma Dana Stern, M.D., dermatologo e specialista in unghie a New York City.
“Alcuni cambiamenti delle unghie possono indicare problemi ai reni, infezioni del cuore, anemia, malattie polmonari e persino esposizione a determinati veleni”.
Questo perché le malattie che colpiscono tutto il tuo corpo possono modificare il:
- flusso sanguigno,
- modelli di crescita
- forma delle unghie delle mani e dei piedi
in modi che potresti notare molto prima di qualsiasi altro sintomo.
Quindi, se trovi qualcosa di nuovo o insolito alle estremità delle tue dita, consulta il tuo medico di base o un dermatologo. Trattare spesso la condizione sottostante può salvare le unghie e forse anche la vita.
Unghie: Punti Chiave
- Le unghie sono annessi cutanei presenti sulla punta delle dita di mani e piedi. La loro funzione consiste nel proteggere le falangi esposte e limitare la distorsione in seguito a stress meccanici.
- Il costituente principale delle unghie è la cheratina, una proteina filamentosa, ricca di zolfo, che si trova nei capelli e nello strato più esterno dell’epidermide, lo strato corneo. Il tessuto cheratinico è suddiviso in più strati e conferisce elasticità, flessibilità e resistenza alla lamina ungueale.
- In percentuali minori troviamo nell’unghia anche grassi, amminoacidi, acqua, vitamine e minerali.
- Dal punto di vista anatomico, l’unghia è ancorata al letto ungueale sottostante e si insinua nel solco periungueale che la circonda (perinichio), ma si separa da questo a livello del bordo libero (iponichio). All’estremità opposta, si trova la radice dell’unghia, una zona epiteliale non visibile in superficie, in quanto ricoperta dalla piega ungueale. Lo strato corneo che ricopre la prima porzione della lamina, che fuoriesce dalla radice, forma la cosiddetta cuticola o eponichio.
- La crescita cellulare si verifica verso il bordo libero per 1-2 cm al mese, variando da soggetto a soggetto.
1. Coilonichia o “unghie a cucchiaio”
Potresti trattenere una goccia di liquido all’interno della forma concava di queste unghie, dice Al D’Angelantonio III, DPM, che vede e tratta i problemi delle unghie dei piedi come chirurgo del piede e della caviglia alla Penn Medicine. Le unghie a cucchiaio possono fungere da bandiera rossa per l’anemia da carenza di ferro, bassi livelli di ossigeno nel sangue per il mancato assorbimento di ferro a sufficienza. Altri segni includono stanchezza e perdita di capelli.
La carenza di ferro negli uomini può segnalare una sorta di sanguinamento gastrointestinale, quindi potrebbe essere indagata. Secondo uno studio del 2013 condotto in Israele, il 62% dei ragazzi sotto i 40 anni con anemia da carenza di ferro presentava lesioni gastrointestinali significative come ulcere allo stomaco, emorroidi o malattie infiammatorie intestinali. (Ma se doni sangue regolarmente, questo potrebbe essere il motivo)
Ma ci sono anche altre patologie non connesse alla carenza o all’eccesso di ferro, che possono portare alla coilonichia e sono:
- Celiachia
- Diabete
- Cardiopatia
- Lupus
- Psoriasi
- Disturbi della tiroide
- Sindrome di Raynaud
Per quanto riguarda le cause esterne, si è notato come alcuni tipi di professioni siano più soggette ad alterazioni delle unghie. Le persone che fanno lavori manuali e soprattutto entrano in contatto con sostanze contenente petrolio e petrolati, sembrano essere più a rischio di sviluppare il problema.
Rimedi
I rimedi per le unghie a cucchiaio vanno di pari passo con la cura della patologia che è alla base di questo sintomo. Se si tratta di anemia, come nella stragrande maggioranza dei casi, il medico suggerirà un cambio di alimentazione, scegliendo cibi più ricchi di ferro, eventualmente abbinando integratori di questo minerale e di vitamina B12.
A livello locale, per minimizzare il disturbo a livello estetico, si consiglia di mantenere le unghie corte e sempre pulite, di tenere i guanti se si fanno lavori di carpenteria o di pulizia, ma anche se si maneggiano tinture per capelli e prodotti di bellezza a base di petrolio. Si può anche usare una crema emolliente o un olio ammorbidente per tutelare la salute dell’unghia nel suo insieme.
2. dita ippocratiche
L’opposto delle unghie a cucchiaio, le unghie ippocratiche si curvano verso l’esterno e si gonfiano. Alcune persone nascono così, ma se si sviluppano più avanti nella vita, falle controllare prontamente: circa 8 volte su 10, sono dovute a malattie polmonari sottostanti come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o un tipo di cicatrici chiamata fibrosi polmonare.
Si tratta di una deformazione ossea progressiva che si presenta in numerose malattie croniche.
Si può anche osservare nei forti fumatori senza che sia necessariamente presente una malattia sottostante, anche se ovviamente questa nota anamnestica impone una indagine in questo senso. Può essere presente dolorabilità e talora versamento sinoviale a livello delle anche, dei polsi e delle ginocchia. Attualmente si pensa che possano essere coinvolte le piastrine che interagiscono con l’endotelio a livello delle estremità distali rilasciando una serie di sostanze capaci di determinare proliferazione del tessuto connettivo e del periostio.
Cause
Raramente affezione primitiva, è più spesso secondaria a infezioni polmonari, cardiopatie congestizie, e soprattutto a neoplasie polmonari, nelle quali è presente nel 10% dei soggetti. Le anomalie ossee sono la periostite seguita da neoformazione ossea, e l’ispessimento della corticale ossea con proliferazione del tessuto connettivo vicino, che determina l’aspetto classico ungueale ed è responsabile dell’aspetto spugnoso delle unghie stesse. Le dita ippocratiche sono un segno che può essere associato a:
- malattie polmonari (carcinoma a grandi cellule, interstiziopatia polmonare, tubercolosi, malattie polmonari suppurative – ascesso polmonare, empiema, bronchiectasia, fibrosi cistica, mesotelioma, ecc.);
- malattie cardiache (shunt con ipossia cronica -cianosi centrale-, cardiopatia congenita cianogena, endocardite batterica subacuta, mixoma atriale, ecc.);
- gastrointestinali ed epatobiliari (sindrome da malassorbimento, malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, cirrosi biliare primitiva, sindrome epatopolmonare, abuso di lassativi, poliposi, carcinoma esofageo, ecc.);
- ipertiroidismo;
- anomalie vascolari del braccio colpito (ad es. aneurisma dell’arteria ascellare);
- timoma;
- talassemia.
3. Emorragie da scheggia
A volte vedrai queste linee lunghe, nere, simili a schegge dopo aver sfondato la mano nella porta o aver sbattuto il dito del piede. Ma se non ti sei fatto male ultimamente, potrebbero significare che hai un’endocardite batterica, un’infezione delle valvole e del rivestimento interno del cuore, dice il dottor Stern. La condizione si verifica spesso dopo una procedura dentale o medica e richiede antibiotici.
4. Unghie ondulate
Piccole depressioni, quasi come un piccolo scalatore che ti porta un rompighiaccio sulle unghie, servono come segni della psoriasi cronica della pelle. Questa condizione produce anche macchie argentate o rosse squamose e pruriginose su gomiti, ginocchia e altre parti del corpo.
Le unghie possono presentare solchi o depressioni irregolari per diversi motivi. Se questi segni interessano un solo dito, gli avvallamenti possono essere l’esito di un trauma (es. manicure troppo aggressiva, onicotillomania ecc.) o di un’infezione locale. Quando tutte le unghie sono contemporaneamente ondulate, invece, è più probabile la presenza di condizioni sistemiche (es. dismenorrea, febbre alta e ischemia periferica) o di affezioni dermatologiche (incluse dermatite da contatto, eritrodermia e perionissi).
Tra le cause più comuni troviamo:
5. Verruche
Mordersi le unghie o masticare le dita ti lascia incline a queste piccole escrescenze ruvide, che a volte hanno minuscoli punti neri al loro interno. La pelle rosicchiata fornisce un facile accesso ai virus che li causano: l’herpes o il papillomavirus umano (HPV). Gli insetti possono quindi diffondersi alle labbra e alla bocca, causando herpes labiale e persino cancro orale.
Non cercare di eliminare le verruche sulla punta delle dita delle mani e dei piedi. Il nostro corpo crea una zona di “privilegio immunitario” in queste aree, diminuendo la risposta immunitaria in modo che le sue difese contro le malattie non distruggano le cellule morte che compongono le unghie.
Ciò rende più difficile il funzionamento dei trattamenti anti-infezione in quest’area, quindi le opzioni da banco o i rimedi casalinghi come il nastro adesivo non sono abbastanza effiaci. Invece, consulta un dermatologo per il trattamento e per verificare la presenza di carcinoma a cellule squamose o cancro della pelle associato all’HPV nella punta delle dita.
6. Le linee di Beau
Quando ci si riferisce a loro con il vero nome non ci fanno venire in mente nulla. Eppure non poche persone, a uno sguardo attento, presentano queste leggere incurvature visibili sulle superfici di una o più unghie.
Questi piccoli solchi, come vedremo, sono chiamati linee di Beau e prendono il nome dal medico che le ha scoperte e analizzate, ovvero il francese Joseph Honoré Simon Beau, verso la metà del diciannovesimo secolo.
Nessuno dei nostri familiari o conoscenti sapeva dirci di cosa si trattava o cosa potessero significare, ma quasi sempre si riconduceva la causa della loro comparsa a una forte carenza di calcio.
Ma ciò quanto sarà vero? Oppure vero in quale misura? Continuate a leggere l’articolo, e lo scopriremo insieme.
le cause
A differenza delle striature verticali (che compaiono normalmente con l’età) le linee di Beau sono l’effetto della scarsa o inesistente crescita dell’unghia.
Se interessano solo un dito, possono essere la conseguenza di un trauma superficiale, come una manicure troppo aggressiva o qualche piccolo incidente domestico. Soprattutto le persone affette da onicofagia possono riportare questa problematica, essendo loro stesse ad auto-infliggersi questi solchi.
I tessuti che formano e circondano l’unghia (come ogni altro tessuto corporeo, del resto) hanno bisogno di ossigeno per funzionare in modo efficace. Le problematiche citate precedentemente, ma anche una carenza nutrizionale, particolari condizioni metaboliche o la chemioterapia possono inibire la circolazione sanguigna, riducendo di conseguenza l’apporto di ossigeno verso il tessuto.
La riduzione della circolazione sanguigna ha varie conseguenze, che si ripercuotono soprattutto sulle aree del corpo più periferiche rispetto al cuore: le linee di Beau ne sono un esempio.
come riconoscerle
Le linee di Beau sono definite come dei solchi trasversali che attraversano orizzontalmente le unghie delle mani o dei piedi (anche se su questi ultimi avviene meno spesso).
Capita però, e qui è importante per saperle riconoscere, che esse possono manifestarsi come semplici linee visibili: al tatto, infatti, la lamina (così si chiama la superficie dell’unghia) risulta liscia, nonostante la presenza di queste righe.
Quello di assumere più calcio è un consiglio che si sente spesso ripetere da parenti e conoscenti, ma è sempre stato smentito che una sua carenza sia la causa principe della malformazione delle unghie.
La conformazione della lamina, difatti, comprende solo piccolissime tracce di questo minerale, mentre è costituita soprattutto da cheratina, una proteina che conferisce durezza alla superficie dell’unghia.
7. Onicolisi (distacco dell’unghia)
L’onicolisi rientra tra le onicopatie più frequenti. Con questo termine, si intende il distacco dell’unghia dal suo letto, su cui normalmente è adagiata. La dislocazione può avvenire in senso laterale o distale con coinvolgimento di una sola unghia, o in caso di patologie rilevanti o traumi più estesi, il processo può interessare anche le altre dita.
Cause e classificazione dell’onicolisi
L’onicolisi può essere dovuta ad una causa infettiva, oppure può essere una conseguenza di malattia concomitante, come la psoriasi.
Possiamo distinguere due forme di onicolisi:
- Primaria: idiopatica, con maggiore predisposizione nel sesso femminile, con interessamento principalmente delle unghie delle mani, per danno meccanico o chimico; traumatica, con coinvolgimento delle unghie delle mani e piedi, anomalie del piede o utilizzo di scarpe troppo strette o alte con restringimento in punta.
- Secondaria: dermatite da contatto, eczema disidrosico, herpes symplex, dunque per disordini di carattere vescico-bollosi. Oppure si può verificare per tumori del letto ungueale, farmaci, ipercheratosi del letto ungueale.
Particolarmente presente è il riscontro dell’onicolisi in pazienti affetti da malattia psoriasica. In tali pazienti è visibile un margine giallastro-bruno tra l’unghia normale rosea e le aree bianche separate. Nelle varianti a “macchia d’olio” o a “chiazze color salmone”, la separazione tra la lamina e il letto ungueale può iniziare dal centro dell’unghia.
Talora si può verificare colonizzazione batterica portando inevitabilmente all’infezione; la crescita di Pseudomonas Aeruginosa sotto la superficie onicolitica della lamina ungueale determina una colorazione bruna o grigia. Si può associare anche alla cosiddetta “sindrome dell’unghia verde” per cui l’unghia si presenta di colorito verdastro dovuto alla produzione del pigmento verde piocianina.
Altri patogeni che possono colonizzare/infettare questo spazio, sono la Candida spp., i dermatofiti e altri miceti ambientali.
Tra le patologie predisponenti allo sviluppo dell’onicolisi delle mani rientra la foto-onicolisi (per esempio dovuta a doxiciclina), dermatosi in prossimità del letto unguale (psoriasi, dermatiti da contatto per sostanze chimiche), malattie genetiche ereditarie. L’onicomicosi dovuta a Trichophitum rubrum causa più frequentamente onicolisi dell’unghia del piede.
8. Infezioni fungine delle unghie
L’onicomicosi (o micosi delle unghie) è un’infezione che colpisce una o più unghie ed è causata da un fungo; in genere non è un disturbo pericoloso, ma si tratta di un problema antiestetico che può diventare difficile da curare, soprattutto quando trascurato.
Si presenta in genere come cambiamento del colore e della forma dell’unghia, che tende a anche diventare più spessa; quando il fungo si diffonde più in profondità sotto l’unghia, può causare la comparsa di macchie, ispessimento e aumento della friabilità delle unghie, che tendono a sbriciolarsi ai lati: tutti sintomi brutti a vedersi e potenzialmente dolorosi.
Può colpire sia le unghie delle mani che dei piedi, anche se è più comune nei secondi.
Gli obiettivi della terapia consistono nell’eradicazione dell’infezione e nel recupero di un aspetto normale dell’unghia, anche se purtroppo in alcuni casi si verificano danni permanenti a causa della frequente associazione con distrofie traumatiche dell’unghia del piede. Sebbene non sia pericolosa per la vita, l’onicomicosi è un rilevante problema di salute sia per la significativa diffusione, sia per le ricadute che può avere sui pazienti, in termini di dolore e possibile impatto sulla vita lavorativa e sociale.
Una micosi alle unghie può essere difficile da curare e tende a ripresentarsi, ma sono disponibili farmaci che contribuiscono a debellarla, sia da automedicazione che dietro prescrizione medica nei casi più seri. Tendenzialmente le infezioni fungine che interessano le dita delle mani sono associate a una prognosi più favorevole rispetto alle infezioni localizzate nei piedi.
Si tratta di un disturbo molto raro in giovane età, che vede invece aumentare la diffusione con il passare degli anni.

Cause
I funghi sono microrganismi normalmente presenti sul corpo umano che generalmente vivono in una situazione di equilibrio e di reciproca non aggressione; si tratta di forme di vita che proliferano in ambienti caldo-umidi (pensiamo per esempio alla piscina), ma che normalmente non sono in grado di aggredire l’organismo perché tenute a bada dal sistema immunitario.
In presenza di specifiche condizioni possono tuttavia prendere il sopravvento e causare infezioni, per esempio penetrando in minuscoli tagli presenti sulla pelle e/o sfruttando un temporaneo calo delle difese immunitarie dell’ospite; in queste situazioni riescono a moltiplicarsi in modo incontrollato provocando così la comparsa dei classici sintomi.
L’onicomicosi è spesso causata da un fungo che appartiene al gruppo dei dermatofiti, ma anche lieviti e muffe possono essere responsabili delle onicomicosi.
Le micosi alle unghie si verificano con maggior frequenza nelle unghie dei piedi rispetto a quelle delle mani, perché più spesso sono confinate in un ambiente scuro, caldo e umido all’interno delle scarpe, condizioni ideali per favorire la proliferazione di infezioni micotiche.
Un altro fattore predisponente è il fatto che la circolazione sanguigna diretta verso le unghie dei piedi è minore di quella diretta verso le unghie delle mani, quindi il riconoscimento e l’eliminazione dell’infezione da parte del sistema immunitario risultano sensibilmente rallentati e meno efficaci.
L’infezione potrebbe essere in teoria trasmessa ad altre persone, serve quindi qualche cautela igienica, e può esserci rischio di auto-inoculazione soprattutto sulle unghie vicine
Fattori di rischio
I fattori di rischio in grado di aumentare la probabilità di sviluppare un’onicomicosi sono:
- ETÀ AVANZATA, A CAUSA DI
- RIDUZIONE DELL’EFFICIENZA DELLA MICRO-CIRCOLAZIONE,
- RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA DELL’UNGHIA,
- FISIOLOGICO CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE,
- GLI UOMINI SONO COLPITI PIÙ DELLE DONNE,
- SUDORAZIONE ECCESSIVA,
- PREDISPOSIZIONE FAMIGLIARE,
- LAVORO IN UN AMBIENTE UMIDO,
- PSORIASI (MALATTIA DELLA PELLE),
- UTILIZZO DI CALZE E SCARPE CHE IMPEDISCONO LA TRASPIRAZIONE E NON ASSORBONO IL SUDORE,
- CAMMINARE A PIEDI SCALZI IN AMBIENTI PUBBLICI UMIDI, COME LE PISCINE, LE PALESTRE, GLI SPOGLIATOI E LE DOCCE,
- PIEDE D’ATLETA (TINEA PEDIS),
- PICCOLE LESIONI DELLA PELLE O DELLE UNGHIE, UN’UNGHIA DANNEGGIATA O UN’ALTRA INFEZIONE,
- CATTIVA IGIENE DEL PIEDE,
- DIABETE,
- PROBLEMI CIRCOLATORI (COME LA MALATTIA ARTERIOSA PERIFERICA),
- DISTURBI A CARICO DEL SISTEMA IMMUNITARIO (A CAUSA DI MALATTIE COME L’HIV, OPPURE IN SEGUITO ALL’USO DI FARMACI).
Sintomi
Una micosi alle unghie può presentarsi in modo poco chiaro nelle prime fasi dell’infezione, ma in seguito i sintomi diventano lampanti.

I sintomi più comuni dell’onicomicosi sono unghie che:
- PERDONO IL LORO COLORE NATURALE, DIVENTANDO BIANCHE, NERE, GIALLE O TALVOLTA VERDASTRE),
- DIVENTANO PIÙ SPESSE,
- PERDONO LA LORO FORMA NATURALE E DIVENTANO DIFFICILE DA TAGLIARE,
- CAUSANO DOLORE E FASTIDIO, SOPRATTUTTO IN CASO DI PRESSIONE,
- DIVENTANO FRAGILI E FRIABILI, PERDENDO SPESSO INTERI PEZZI,
- POSSONO STACCARSI COMPLETAMENTE DAL LETTO UNGUEALE (ONICOLISI).
Talvolta anche la pelle attorno all’unghia diventa rossa e infiammata, in alcuni casi con comparsa di prurito. Frequente è infine la comparsa di cattivo odore.
È tuttavia da notare che i sintomi sono comuni a moltissime altre malattie e, per questo motivo, gli specialisti molto spesso ricorrono a esami di approfondimento per la formulazione di una diagnosi certa e la prescrizione di farmaci specifici.
La maggior parte delle persone presume che qualsiasi problema con le unghie sia dovuto a un fungo e se le tue sono spesse, gialle o verdi, fragili o rotte, questo potrebbe essere il caso. L’unico modo per saperlo con certezza? Visita un dermatologo per una biopsia. Lui o lei può quindi offrire consigli sul trattamento domiciliare, incluso limarsi le unghie frequentemente e applicare farmaci antimicotici.
Sebbene le infezioni fungine di solito non si diffondano nel flusso sanguigno, possono servire come segno di un’altra malattia. Ad esempio, l’alto livello di zucchero nel sangue dovuto al diabete non controllato rende l’ambiente umido e umido nelle scarpe e nei calzini un ambiente ancora più ospitale per un’infestazione.
9. Macchie bianche
Prova questo test: se una parte delle tue unghie appare bianca, spingila. Se la macchia bianca non svanisce, potresti avere quella che viene chiamata vera leuconichia, uno scolorimento bianco solitamente dovuto a una ferita all’unghia o a un’infezione (o, in rari casi, avvelenamento da arsenico). Verificare con un medico per vedere se è necessario un trattamento per l’infezione.
Se, tuttavia, la macchia svanisce, è più probabile che sia un segno di un problema di salute più grande. Diverse forme di punti bianchi indicano diversi problemi sottostanti.
Le macchie bianche sulle unghie – disturbo tecnicamente chiamato “leuconichia” – rappresentano uno dei problemi più comuni a carico di questi annessi cutanei. Si tratta, nello specifico di discromie ungueali che si manifesta come un’alterazione della lamina ungueale, caratterizzata dalla comparsa di macchioline o strisce irregolari di colore biancastro sulle unghie.
Ciò può dipendere da cause di svariata origine e natura. In alcuni casi, le macchie bianche sulle unghie sono alterazioni cromatiche che segnalano la presenza di un disturbo banale (es. traumi o lesioni da manicure). Altre volte, quest’anomalia può riflettere la presenza di patologie sottostanti più o meno significative, tra le quali: invecchiamento, traumi, malattie su base immunitaria, disturbi metabolici, infezioni e malnutrizione.
Per affrontare il problema in maniera corretta – se preoccupa, si associa ad altri sintomi e/o non tende a risolversi – è importante rivolgersi ad un dermatologo: l’attento esame dell’unghia ed un’adeguata anamnesi sono indispensabili per una diagnosi precisa e per capire come affrontare il disturbo con gli opportuni rimedi e/o trattamenti.