Negli anni la chirurgia ha fatto passi da gigante nell’effettuare questo tipo di intervento, ma ad oggi l’atleta fa ancora molta fatica a ritornare agli stessi livelli di performance che aveva prima dell’infortunio. Normalmente un grande atleta ritorna ad essere un buon atleta, un buon atleta ritorna ad essere un atleta normale e via dicendo. Come mai? La fisioterapia ha un’influenza enorme sugli outcome, forse è ancora più importante dell’intervento stesso.

Legamento crociato anteriore: cosa fare nelle prime fasi?

Fino a qualche anno fa, ma poltroppo anche oggi, molti ortopedici facevano passare le prime 3/4 settimane con un tutore, venivano fatte fare quantità infinite di esercizi di rinforzo del quadricipite e si forzava manualmente il ginocchio a flettersi il più possibile. I risultati non sempre erano ottimali: il ginocchio rimaneva sempre molto gonfio, sempre molto dolente, si piegava poco e la persona aveva paura a caricare il peso sopra.

Noi di almaphysio, rispettando quelle che sono le indicazioni dei più recenti studi in materia, iniziamo da subito un carico precoce, in assenza di tutori ma insegnando all’atleta come stabilizzare il ginocchio. L’obbiettivo principale è quello di far sgonfiare il ginocchio, così che la mobilità aumenti e si abbia miglior percezione del ginocchio con conseguente riduzione dello stress sul neo legamento crociato anteriore.

legamento crociato anteriore: i risultati

A volte le immagini parlano più di tante parole, questa era la flessione del ginocchio di un nostro assistito dopo 3 giorni dall’operazione

3gg

questa dopo 7 giorni

10gg

e questa dopo 14 giorni

A 14 giorni di distanza dall’intervento al legamento crociato anteriore il ginocchio flette 120 gradi, senza mai aver avuto bisogno di forzarlo e l’atleta cammina da solo e senza stampelle.

Un risultato eccezionale!