Il reflusso gastrico è diffuso in tutto il mondo, in particolare nei paesi occidentali.

I sintomi del reflusso sono:

  • bruciore di stomaco
  • rigurgito

Si stima che in Italia il reflusso colpisca circa il 20% della popolazione. Questa stima potrebbe essere anche più alta se consideriamo che tante persone usano farmaci da banco per ridurre l’acidità.

Reflusso gastrico: anatomia

Capire le cause del reflusso è fondamentale per sapere come curare questo problema.

Il problema nasce da una debolezza di 2 muscoli:

  • lo sfintere esofageo inferiore
  • il diaframma

Questi 2 muscoli formano un cancello, una porta di entrata del cibo che passa dalla bocca e arriva allo stomaco attraverso l’esofago.

  Quando dalla bocca il cibo arriva allo stomaco, il cancello si apre e permette al cibo in entrare nello stomaco dove viene digerito dai succhi gastrici.

Una volta che il cibo passa nello stomaco, il cancello si dovrebbe richiudere. Questo per evitare che i succhi gastrici dello stomaco entrino nell’esofago, bruciandolo.

Reflusso gastrico: cause

Se il cancello rimane aperto tu soffrirai di reflusso gastrico. Il cancello rimane aperto quando i 2 muscoli principali (diaframma e sfintere esofageo inferiore) sono:

  • deboli e non si contraggono a sufficienza
  • stanchi e non si contraggo per il tempo adeguato

Cosa puoi fare per risolverlo

Se farmaci e chirurgia sembrano l’unica alternativa utile, la scienza ci indica una via migliore e definitiva. Numerosi studi hanno dimostrato che i farmaci sono utili solo a ridurre la sensazione di bruciore, ma non riducono il reflusso. Questo aumenta il rischio di:

  • regurgito
  • erosione dei denti
  • infarto
  • infezioni

La vera cura del reflusso è la fisioterapia.

Sono utili nel riportare la giusta funzionalità dello sfintere esofageo inferiore e del diaframma, risolvendo definitivamente il problema.

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Reflusso gastrico: se diventa cronico

Quando soffri di un disturbo da più di 6 mesi, che questo sia:

subirai delle alterazioni del sistema nervoso. Il tuo sistema diventa più sensibile agli stimoli, anche quelli che normalmente non sono dolorosi.
Questa aumentata sensibilità si chiama: sensibilizzazione centrale.

In questi casi potrai soffrire di bruciore e rigurgito anche quando non hai un vero e proprio reflusso. In un certo senso, è come se si sia creata una memoria nel tuo cervello. Ogni volta che mangi, parte lo stesso ritornello (come un tormentone estivo)

In queste situazioni la terapia cognitivo comportamentale è la terapia più efficace nel risolvere il problema.
Un fisioterapista specializzato o uno psicologo possono aiutarti a risolvere il problema.